
Personalismi, lotte intestine tra clan, litigi e screzi, rigori strappati di mano e poi tirati fuori, una fragilità di nervi che l’eliminazione della Champions, e soprattutto il modo in cui è avvenuta, rappresenta alla perfezione. L’istantanea dell’attacco giallorosso vale come paradigma e inquieta i tifosi alla vigilia di un derby che può lasciare la Roma fuori anche dalla prossima Champions. E’ che ora come ora alla Roma non c’è un “caso”. Ce ne sono una moltitudine. Borriello, dopo il nefasto martedì di coppa, si è ritrovato deluso e da solo. Come Totti, «solo con se stesso», come Ranieri lo aveva bollato il giorno dopo essersene andato. Menez è scomparso e si è nuovamente innervosito: solo scampoli di partite per lui nell’era Montella, azzerati i progressi fatti. Vucinic, muso lungo per antonomasia, un caso lo è almeno da un anno e ora si sente legittimato dalla cruda realtà..!!
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