D’altra parte le tabelle di marcia esistono. Le fanno tutti. E non mi fido di chi dice, più o meno pubblicamente, di essere esente dalla "malattia regina" del maniaco di calcio. Allenatori compresi. E pur non entrando qui nel dettaglio di una tabella personalissima che non si divide mai pubblicamente con alcuno per questioni chiaramente scaramantiche, posso sostenere che il 2011, per noi romanisti, si presenta bene. Molto bene. Almeno sulla carta. Materia peraltro di cui sono fatte le tabelle stesse. Ovvio che il campo è sovrano e il pallone è tondo. Come amano sostenere allenatori e giocatori che vogliano mettere le mani avanti e assumere un atteggiamento più prudente di noialtri. Ma è altrettanto scontato attendersi un primo bimestre brillante e solido dovendoci scontrare con Catania, Sampdoria, Cesena, Cagliari, Bologna e Brescia. Ogni partita fa storia a se, chiaramente. Ma è lecito immaginare di aver aggiunto sedici punti in classifica o no? Cinque vittorie e un pareggio insomma. Anche perché a febbraio abbiamo l’Inter fuori casa e subito dopo il Napoli all’Olimpico. Se quei sedici punti saranno già acquisiti potremmo accontentarci di due pareggi. Dovremo infatti risparmiare energie per la Champions in arrivo a fine mese e guardare oltre: alle altre tre di campionato perfettamente alla nostra portata con Genoa, Parma e Lecce.

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