sabato 26 marzo 2011

IL ROMANISTA. Nè Juve, nè Napoli. Menez vuole la Roma..!

Il suo procuratore, che da irreperibile è diventato in questi ultimi giorni più che disponibile a parlare, lo ha detto chiaro e tondo: «Quando giocava poco lo scorso anno, mi disse chiaramente: “L’unica cosa che voglio è giocare per la Roma” e non ha cambiato idea». Jeremy Menez continua a sognare. Sarà la giovane età – deve ancora compiere 24 anni – sarà quel carattere così particolare che spesso lo fa litigare col suo talento, sarà che le standing ovation dell’Olimpico (non tante, ma tutte sentite) gli sono davvero entrate nel cuore, ma da Roma non se ne vuole andare. Dipendesse da lui, né Napoli né Juve. Né Manchester City né Liverpool. E neanche United, a dirla tutta. Forse solo Paris Saint Germain, ma tra tanti tanti anni, quando avrà a casa coppe e trofei e in patria ci tornerà soltanto per divertirsi. Agli amici, a chi lo conosce bene, l’ha ripetuto spesso in questo periodo: a Roma sta bene e con la Roma vuole vincere. A patto però di giocare. Quello che ultimamente sta facendo poco. E neanche benissimo, a dir la verità. Nonostante Montella in pubblico abbia detto «a Firenze mi è piaciuto» il rendimento di Jeremy in queste ultime settimane non è minimamente paragonabile a quello della prima parte della stagione. Quando, a forza di sentirsi importante, lo è diventato davvero. E così dovrebbe – e vorrebbe – fare di nuovo. Se però capirà che nella nuova Roma non ci sarà più spazio per lui, allora chiederà di essere ceduto. Sarà il primo a viverlo come una sconfitta, ma lo farà. E la società potrebbe decidere di accontentarlo. Anche se privarsi di un talento così non è mai facile. Chi lo vorrà dovrà comunque sborsare i 25 milioni previsti dalla sua clausola rescissoria (in caso di società straniera) oppure presentarsi con un assegno di poco inferiore (in caso di squadra italiana). Difficile che possa rientrare in qualche scambio di mercato, anche se di fronte a una proposta della Juventus di un suo inserimento in caso di un’eventuale trattativa per Buffon, la Roma potrebbe pensarci. «Juve, Milan e Napoli? -ha detto sempre Alain Migliaccio, il suo procuratore – Al momento sono solo chiacchiere. Lui è della Roma, ha un contratto fino al 2012, vedremo cosa succederà a fine stagione. Se la società o l’allenatore non lo vorranno, allora dovremo valutare la situazione, ma un’eventuale partenza non sarà per volontà sua». Quel che è certo è che quando tornerà dalla Nazionale, sia Montella sia Montali ci (ri) parleranno. Cercheranno, prima di tutto, di fargli capire che interviste come quella rilasciata a L’Equipe la scorsa settimana (e per la quale, come da regolamento, è scattata la multa) non fanno il bene di nessuno: della squadra e, tantomeno, suo. Poi gli spiegheranno che nella Roma c’è ancora spazio per lui, a patto però di dimostrare di essere finalmente maturo per i grandi traguardi. Chi lo frequenta spesso, dice che uno dei pregi di Menez è quello di saper ascoltare. E di imparare, così, dagli errori. La speranza è che possa farlo anche stavolta. E che possa presto riprendersi quegli applausi che, parole sue, gli sono entrati nel cuore..!

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