giovedì 15 dicembre 2011

FRANCESCO TOTTI CONTESTATO: "LASCIO LA ROMA". FIORELLO: "TENETEVELO STRETTO"


ROMA - Critiche, provocazioni, offese. Finora le aveva ricevute quasi esclusivamente fuori dal Grande Raccordo Anulare. Nella Capitale, solo i tifosi della Lazio, per manifesta rivalità sportiva e cittadina, si erano scagliati contro il simbolo della Roma. Stavolta, invece, Francesco Totti si è trovato a dover fronteggiare un inedito: insultato più volte nell'arco della giornata di ieri, anche vicino casa in presenza dei figli, da alcuni sostenitori giallorossi per il rigore fallito contro la Juventus. Insomma, da bandiera a bersaglio. «Se il problema sono io, e se le cose continuano in questo verso, continuerò a pensare» di poter lasciare la Roma, «mi dispiace sentire gli insulti dei tifosi romanisti nei miei confronti». Uno sfogo in piena regola quello di Totti, ritrattato al termine della cena di Natale organizzata dal club giallorosso. «Sono stato male interpretato, resto qui». Parole che però non bastano a cancellare lo stato d'animo del numero 10, che sta vivendo la sua stagione più negativa in maglia giallorossa. Dall'estate a oggi, infatti, le complicazioni in campo e fuori non sono di certo mancate. Le perplessità sulla nuova gestione del club in mano alla cordata americana - così distante dalla conduzione 'familiarè dei Sensi -, le frizioni a distanza con Baldini, che da Londra invitava il capitano a «liberarsi della sua pigrizia», le stoccate di Sabatini inviate per far capire a Totti che «nel calcio moderno non possono esserci giocatori intoccabili. Francesco deve mettere da parte qualsiasi forma di vanità». Tasselli di un unico puzzle, incastrati uno dopo l'altro per 'normalizzare' la figura di Totti nella Roma, per spingerlo a fare «soltanto il calciatore».

Ma anche sul terreno di gioco le cose non sono andate meglio, anzi. Prima i dissapori con Luis Enrique, poi i problemi fisici, infine le difficoltà in fase realizzativa (ancora nessun gol in stagione) hanno minato lo stato d'animo dell'attaccante. E le accuse dei romanisti, dopo l'errore dal dischetto contro la Juventus, non hanno fatto altro che intaccare ancor di più la corazza del numero 10. «Il 2011? Speriamo finisca presto - ha ammesso Totti a Roma Channel - anche perchè, vedendo le ultime partite, non stiamo riuscendo a fare quello che vorremmo. Ma con questo gruppo, con l'allenatore e con questa società abbiamo un unico obiettivo: vogliamo risalire e dimostrare che abbiamo un grande futuro». Futuro che, secondo Baldini, vedrà Totti ancora in giallorosso: «Se continuerà con la maglia della Roma? Esiste la possibilità che lo faccia con qualcun altro? È un pensiero che non mi ha mai sfiorato - le parole del direttore generale -. La gente dovrebbe usare un pò di buon senso. Attaccare Francesco per un rigore sbagliato? I calciatori che sbagliano i rigori sono quelli che li tirano». E in difesa del numero 10 si è schierato anche il portiere della Juventus, Gigi Buffon: «Contestare Totti è una vergogna, protestare contro Francesco è uno scandalo calcistico». Sulla stessa lunghezza d'onda Fiorello: «I romanisti non dovrebbero criticarlo mai. Lui è una bandiera, la sola rimasta insieme a Del Piero. Totti ha ragione: uno che ha dato tanto e viene criticato dagli stessi che lo hanno osannato, sai che dovrebbe dire? 'Ma andatevene tutti a quel Paese'». E se dovesse sentirsi ancora attaccato o, peggio, tradito dalla 'suà gente potrebbe anche scappargli.

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