domenica 7 ottobre 2012

Calciomercato Roma, Zeman: “Osvaldo miglior talento dopo Totti ma non è al top”..!

Sul calciomercato hanno provato in tanti a prenderlo, dalla Juventus all’Inter, ma alla fine Osvaldo è rimasto alla Roma smentendo tutte le voci che lo volevano out per problemi tattici in giallorosso. Il suo rapporto con Zeman era nato sotto una buona stella e l’avvio di stagione dell’attaccante lasciava pensare ad un futuro sempre più roseo per l’oriundo italo argentino ma nella Roma che è tornata alla vittoria contro l’Atalanta lui non c’era. I motivi li ha spiegati a Sky lo stesso tecnico boemo dopo il 2-0 ai bergamaschi frutto delle reti di Lamela e Bradley: “Non c’entra il fatto di dover impiegare Destro punta centrale, Osvaldo lo impegnavo anche a sinistra, per me è un attaccante completo e il giocatore con più talento dopo Totti in questa squadra. Il problema è farlo uscire fuori questo talento e per ora non ci sono riuscito. Voi non siete in settimana sul campo e potete meravigliarvi. Ripeto che per me Osvaldo dopo Totti è quello di maggior talento anche se in questo momento non riesce a farlo uscire fuori”. Una critica tutt’altro che lieve per il giocatore, considerato in questo momento un panchinaro ma Osvaldo oggi è stato in buona compagnia. Tre le esclusioni eccellenti decise da Zeman: oltre all’attaccante sono stati esclusi dall’undici iniziale anche Burdisso e De Rossi: “Ho sempre detto che per me possono giocare tutti, il discorso è che scendono in 11 e ho scelto questi. A me interessa quello che i ragazzi fanno al momento e ora ritenevo che questa formazione fosse la migliore. Non discuto le qualità di De Rossi, Osvaldo o Burdisso, giocatori importanti e che spero ci daranno tanto. Ho parlato di Burdisso,ma vorrei venti giocatori con la sua mentalità e la sua applicazione. Ora non riesce a rendere al meglio, ma ne vorrei venti così. La posizione ideale di De Rossi? Per me può fare l'intermedio ed esprimersi al meglio. Poi da giocatore importante quale è può fare anche il mediano centrale,ma questo viene dopo”. ROMA DOUBLE FACE. Nonostante la vittoria la Roma, specie in avvio, non è parsa brillante ma per Zeman neanche stavolta il risultato è più importante della prestazione: “Non mi piace questo concetto, ma penso sia giusto che prima impariamo a soffrire e poi impariamo a giocare. Abbiamo sofferto soprattutto all'inizio, ma la vittoria sereve a noi e all'ambiente. Eravamo spaventati dopo Torino e c'erano preoccupazioni in partenza. Eravamo subito tanto lunghi e abbiamo lasciato spazio. Se non si prende coraggio da dietro andando ad aiutare i centrocampisti poi sono loro ad abbassarsi”. Dopo aver commentato l'episodio in cui Cigarini cade a terra, l'arbitro non fischia e si continua a giocare (“Bisogna seguire la regola, finché l'arbitro non fischia si gioca: per me è naturale e giusto. Anche perché molti giocatori ne approfittano nella maggior parte dei casi, quando sono in difficoltà si buttano per terra”) ed aver parlato di Marquinhos (“E' un '94 arrivato qui con delle qualità. Ci vuole un po' di esperienza perché non si gioca il calcio del Brasile, ma si è applicato ed è bravo sia fisicamente che tecnicamente. Spero riuscirà a crescere con noi”) Zeman conclude sui margini di crescita della sua Roma: “Io non devo insegnare a giocare a calcio, lo sanno. Il problema è di mentalità, di capire cosa si vuole ed essere propositivi. Siamo ancora troppo passivi e non riusciamo a giocare tutti insieme. Bisogna lavorare su questo. Spero di riuscire a risolvere tutto al più presto anche se ora avremo 15 giocatori convocati per le Nazionali e potremo fare poco sul piano tattico. Spero la Nazionale sia per i giocatori uno stimolo e che cercheranno di fare il meglio possibile”..!

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