La Roma, con Aurelio Andreazzoli, sta facendo benino. Cinque partite, dieci punti, una media che varrebbe il secondo posto in classifica indisturbato se si fosse iniziato così. Chiaro che le medie punti e i risultati siano pronti per essere smentiti, però i giallorossi, dopo l'esonero di Zeman, stanno viaggiando a una media europea. Peccato che, probabilmente, sia troppo tardi per pensare a un piazzamento nella massima competizione intercontinentale. Cosa vuol dire? Che se per caso Andreazzoli non dovesse qualificarsi né per una né per l'altra coppa, nonostante l'ottimo inizio, allora le vedove di Zeman - e i detrattori di una dirigenza non ectoplasmatica ma sceicchiana - avrebbero gioco facile per rivendicare una semifinale vinta contro l'Inter, e c'è sempre il ritorno, scordando una posizione in classifica che non rispecchia le potenzialità della Roma.
L'Udinese non è certo un avversario semplice da affrontare, perché oltre a Di Natale ci sono altri ottimi giocatori che possono fare la differenza, come Maicosuel o Muriel. Il punto però non è questo, bensì il fatto che a 10 partite dalla fine ci siano 7 punti fra i giallorossi e il terzo posto. Obiettivamente impossibile raggiungere il gradino basso del podio, probabilmente più semplice rischiare di perdere la semifinale con l'Inter, nonostante la buona eredità lasciata da Zdenek Zeman.
Che sì, ha avuto qualche grosso problema - tra spogliatoi e dirigenza- ma il cambio di passo vero e proprio, quello che porta a un posto ai piedi del podio, non c'è stato, nonostante la media sia superiore rispetto a quella del Napoli - non quella della Juve - che con ogni probabilità risentirà la musichetta Champions nella prossima stagione. Andreazzoli dunque molto meglio del boemo, per risultati e media, ma la domanda da farsi è: cambierà davvero qualcosa, a fine stagione, con un avvicendamento del genere? La Roma dovrò migliorare in organico e a livello emotivo per competere con le prime della classe. Nonostante la Juventus, almeno per il momento, sia ad anni luce dal modello giallorosso, divertente quanto - fino a ora - inconcludente.!
domenica 10 marzo 2013
Andreazzoli meglio di Zeman, ma non basta.!
La Roma, con Aurelio Andreazzoli, sta facendo benino. Cinque partite, dieci punti, una media che varrebbe il secondo posto in classifica indisturbato se si fosse iniziato così. Chiaro che le medie punti e i risultati siano pronti per essere smentiti, però i giallorossi, dopo l'esonero di Zeman, stanno viaggiando a una media europea. Peccato che, probabilmente, sia troppo tardi per pensare a un piazzamento nella massima competizione intercontinentale. Cosa vuol dire? Che se per caso Andreazzoli non dovesse qualificarsi né per una né per l'altra coppa, nonostante l'ottimo inizio, allora le vedove di Zeman - e i detrattori di una dirigenza non ectoplasmatica ma sceicchiana - avrebbero gioco facile per rivendicare una semifinale vinta contro l'Inter, e c'è sempre il ritorno, scordando una posizione in classifica che non rispecchia le potenzialità della Roma.
L'Udinese non è certo un avversario semplice da affrontare, perché oltre a Di Natale ci sono altri ottimi giocatori che possono fare la differenza, come Maicosuel o Muriel. Il punto però non è questo, bensì il fatto che a 10 partite dalla fine ci siano 7 punti fra i giallorossi e il terzo posto. Obiettivamente impossibile raggiungere il gradino basso del podio, probabilmente più semplice rischiare di perdere la semifinale con l'Inter, nonostante la buona eredità lasciata da Zdenek Zeman.
Che sì, ha avuto qualche grosso problema - tra spogliatoi e dirigenza- ma il cambio di passo vero e proprio, quello che porta a un posto ai piedi del podio, non c'è stato, nonostante la media sia superiore rispetto a quella del Napoli - non quella della Juve - che con ogni probabilità risentirà la musichetta Champions nella prossima stagione. Andreazzoli dunque molto meglio del boemo, per risultati e media, ma la domanda da farsi è: cambierà davvero qualcosa, a fine stagione, con un avvicendamento del genere? La Roma dovrò migliorare in organico e a livello emotivo per competere con le prime della classe. Nonostante la Juventus, almeno per il momento, sia ad anni luce dal modello giallorosso, divertente quanto - fino a ora - inconcludente.!
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