Mercoledi sera, nel gelo di Cluj, Claudio Ranieri sarà chiamato a traghettare la Roma verso gli ottavi di finale di Champions League. Ai giallorossi basterà anche un solo punto contro avversari che non hanno ormai nulla da chiedere alla competizione, essendosi piazzati irrimediabilmente quarti nel Girone E. Ma come ha detto lo stesso Ranieri subito dopo il pareggio con il Chievo in campionato, i romeni giocheranno comunque la partita della vita, se non altro per vendicare quel 3-2 della Roma sul Bayern Monaco, risultato che fece infuriare il tecnico del Cluj Sorin Cartu (poi esonerato) perchè impedì definitivamente alla sua squadra di puntare almeno al terzo posto utile per l'Europa League.
ALTRO CHE VERONA - Non è la prima volta che Ranieri prende un volo diretto in Romania; l'ultima risale alla stagione 2004-2005, quando il tecnico di San Saba allenava il Valencia. Quell'anno i Blanquinegros affrontarono la Steaua di Bucarest nei sedicesimi di finale di Coppa Uefa (trofeo di cui il Valencia era detentore). All'andata gli spagnoli ebbero vita abbastanza facile tra le mura amiche, portando a casa un 2-0 che sembrava garantire una certa tranquillità per la gara di ritorno. Ma a Bucarest i padroni di casa, spinti dal loro pubblico, riuscirono prima a pareggiare il 2-0 del Mestalla, poi a vincere 6-3 ai calci di rigore, di fronte ad uno Stadio Ghencea letteralmente impazzito. Altro che Verona. Il tecnico giallorosso subì in Romania una rimonta ancora più atroce di quella di sabato scorso contro il Chievo, perchè quella rimonta gli costò l'Europa. Anche mercoledì c'è in palio la prosecuzione del cammino continentale, oltre che gran parte del futuro del club giallorosso, che in caso di mancata qualificazione agli ottavi si esporrebbe ad un inevitabile ridimensionamento.
SCORE POSITIVO - Ma Ranieri può dormire sonni meno agitati pensando che, al di là della parentesi nera di Bucarest, contro le squadre romene ha uno score più che accettabile: 4 vittorie e 1 pareggio (considerando anche la Steaua siamo a 5 vittorie, 1 pareggio ed 1 sconfitta). Nel '96-'97 il mister romano allenava la Fiorentina e superò il Gloria Bistrita grazie all'1-1 dell'andata in Romania e all'1-0 maturato al Franchi. Nella stagione 1998-99 invece, nella prima esperienza a Valencia, Ranieri si impose sia all'andata che al ritorno, proprio contro lo Steaua (vittoria per 4-3 in Romania e 3-0 in Spagna). L'ultima sfida del tecnico di San Saba con una squadra romena si è disputata poco più di due mesi fa, quando all'Olimpico la Roma archiviò la pratica Cluj nel giro di due minuti, grazie a due supergol di Mexes al 69' e di Borriello al 71' (inutile la rete sette minuti più tardi di Rada).
PERSEVERARE E' DIABOLICO - Ranieri torna adesso in Romania dopo quella notte da incubo contro la Steaua, sperando di non ripetere quella maledetta gara del febbraio 2005 a Bucarest. Lì c'era in palio un ottavo di finale di Coppa Uefa, adesso un altro ottavo, ma di Champions League. Ed è vero che il Cluj non ha più alcuna velleità di qualificazione, ma i padroni di casa saranno animati dall'orgoglio (in caso di sconfitta, per i ragazzi del nuovo tecnico Minteuan sarebbe il quinto tonfo consecutivo in Champions) e soprattutto dalla voglia di vendicare il successo della Roma contro il Bayern, che ha ha fatto perdere ogni speranza d'Europa ai romeni. Ranieri dovrà essere quindi in grado di contenere l'impeto degli avversari, proprio perchè in Romania è già caduto, e gravemente, una volta. Come ha ricordato lo stesso Sor Claudio in tempi recenti, sbagliare è umano...
ALTRO CHE VERONA - Non è la prima volta che Ranieri prende un volo diretto in Romania; l'ultima risale alla stagione 2004-2005, quando il tecnico di San Saba allenava il Valencia. Quell'anno i Blanquinegros affrontarono la Steaua di Bucarest nei sedicesimi di finale di Coppa Uefa (trofeo di cui il Valencia era detentore). All'andata gli spagnoli ebbero vita abbastanza facile tra le mura amiche, portando a casa un 2-0 che sembrava garantire una certa tranquillità per la gara di ritorno. Ma a Bucarest i padroni di casa, spinti dal loro pubblico, riuscirono prima a pareggiare il 2-0 del Mestalla, poi a vincere 6-3 ai calci di rigore, di fronte ad uno Stadio Ghencea letteralmente impazzito. Altro che Verona. Il tecnico giallorosso subì in Romania una rimonta ancora più atroce di quella di sabato scorso contro il Chievo, perchè quella rimonta gli costò l'Europa. Anche mercoledì c'è in palio la prosecuzione del cammino continentale, oltre che gran parte del futuro del club giallorosso, che in caso di mancata qualificazione agli ottavi si esporrebbe ad un inevitabile ridimensionamento.
SCORE POSITIVO - Ma Ranieri può dormire sonni meno agitati pensando che, al di là della parentesi nera di Bucarest, contro le squadre romene ha uno score più che accettabile: 4 vittorie e 1 pareggio (considerando anche la Steaua siamo a 5 vittorie, 1 pareggio ed 1 sconfitta). Nel '96-'97 il mister romano allenava la Fiorentina e superò il Gloria Bistrita grazie all'1-1 dell'andata in Romania e all'1-0 maturato al Franchi. Nella stagione 1998-99 invece, nella prima esperienza a Valencia, Ranieri si impose sia all'andata che al ritorno, proprio contro lo Steaua (vittoria per 4-3 in Romania e 3-0 in Spagna). L'ultima sfida del tecnico di San Saba con una squadra romena si è disputata poco più di due mesi fa, quando all'Olimpico la Roma archiviò la pratica Cluj nel giro di due minuti, grazie a due supergol di Mexes al 69' e di Borriello al 71' (inutile la rete sette minuti più tardi di Rada).
PERSEVERARE E' DIABOLICO - Ranieri torna adesso in Romania dopo quella notte da incubo contro la Steaua, sperando di non ripetere quella maledetta gara del febbraio 2005 a Bucarest. Lì c'era in palio un ottavo di finale di Coppa Uefa, adesso un altro ottavo, ma di Champions League. Ed è vero che il Cluj non ha più alcuna velleità di qualificazione, ma i padroni di casa saranno animati dall'orgoglio (in caso di sconfitta, per i ragazzi del nuovo tecnico Minteuan sarebbe il quinto tonfo consecutivo in Champions) e soprattutto dalla voglia di vendicare il successo della Roma contro il Bayern, che ha ha fatto perdere ogni speranza d'Europa ai romeni. Ranieri dovrà essere quindi in grado di contenere l'impeto degli avversari, proprio perchè in Romania è già caduto, e gravemente, una volta. Come ha ricordato lo stesso Sor Claudio in tempi recenti, sbagliare è umano...
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