Per cosa? Per gli attacchi che Totti ha dovuto subire negli ultimi mesi. Attacchi a cui è stato sempre abituato, fin dagli inizi della carriera. Con una differenza rispetto al passato. Che mentre prima a prendersela con lui erano tifosi e giornalisti delle altre squadre, stavolta ci si è messo anche qualcuno di quelli che lo hanno sempre difeso: i tifosi della Roma. «Un abbraccio a tutti i tifosi che gli vogliono bene, e siete pochi a volergli bene», dice Fiorella, che solo su una cosa non ha totalmente ragione. Su quel “pochi”. Perché magari ci sono un po’ di romanisti che lo criticano dimenticando non solo quello che ha fatto, ma, soprattutto, quello che ancora sta facendo in campo. Magari ci sono, ma sono pochi. Perché i “tanti” sono quelli che lo amano e che hanno scritto in massa al nostro giornale per gridarlo al mondo.
Un sostegno che sicuramente farà piacere al capitano, che è tornato a Roma dalle vacanze natalizie. Ma che non toglie l’amarezza di un momento complicato e la delusione per quello che sta accadendo. Ed è nei momenti difficili che è più importante il sostegno della famiglia. Di chi ti sta accanto ogni giorno, da sempre. Il sostegno anche di chi (come mamma Fiorella) lo accompagnava da piccolo al campo per sostenere la sua sconfinata passione per il pallone. Quella che c’è sempre stata è che c’è ancora oggi, intatta.
La delusione del momento, però, è forte. Tanto da spingerlo a riflettere sul suo ruolo in questa Roma e quindi anche sul futuro. Eppure Francesco ha dentro di sé una straordinaria voglia di far vedere a tutti che è ancora lui il più forte di tutti, come lo è stato negli ultimi 17 anni. In quale maniera? A modo suo, inventando calcio. Con un problema in più: il fatto che oggi gioca meno. Negli ultimi tempi, infatti, le scelte del tecnico hanno finito per dare maggiore spazio agli altri attaccanti della rosa. A Borriello, a Menez e pure ad Adriano. Oggi alla ripresa degli allenamenti comincerà di fatto il 2011 di Totti, il suo 18esimo in prima squadra. Un anno nel quale Francesco si getterà nella mischia, per superare l’ennesima prova. Con la sua forza di volontà, con l’appoggio di chi gli vuole bene, e l’amore dei romanisti. E mamma Fiorella può stare tranquilla... sono ancora tanti.
Un sostegno che sicuramente farà piacere al capitano, che è tornato a Roma dalle vacanze natalizie. Ma che non toglie l’amarezza di un momento complicato e la delusione per quello che sta accadendo. Ed è nei momenti difficili che è più importante il sostegno della famiglia. Di chi ti sta accanto ogni giorno, da sempre. Il sostegno anche di chi (come mamma Fiorella) lo accompagnava da piccolo al campo per sostenere la sua sconfinata passione per il pallone. Quella che c’è sempre stata è che c’è ancora oggi, intatta.
La delusione del momento, però, è forte. Tanto da spingerlo a riflettere sul suo ruolo in questa Roma e quindi anche sul futuro. Eppure Francesco ha dentro di sé una straordinaria voglia di far vedere a tutti che è ancora lui il più forte di tutti, come lo è stato negli ultimi 17 anni. In quale maniera? A modo suo, inventando calcio. Con un problema in più: il fatto che oggi gioca meno. Negli ultimi tempi, infatti, le scelte del tecnico hanno finito per dare maggiore spazio agli altri attaccanti della rosa. A Borriello, a Menez e pure ad Adriano. Oggi alla ripresa degli allenamenti comincerà di fatto il 2011 di Totti, il suo 18esimo in prima squadra. Un anno nel quale Francesco si getterà nella mischia, per superare l’ennesima prova. Con la sua forza di volontà, con l’appoggio di chi gli vuole bene, e l’amore dei romanisti. E mamma Fiorella può stare tranquilla... sono ancora tanti.
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