VERONA, 4 dicembre 2010 - La solita Roma. Bella squadra. Forte, che gioca un bel calcio. E che butta via punti inconcepibili per chi vuole sperare di vincere qualcosa. Il 2-2 di Verona col Chievo, incassato dopo un doppio vantaggio, grida vendetta. E nel finale si poteva pure perdere. Una grande squadra, invece di protestare su un fallo laterale giustamente invertito, evita di prendere un gol come quello del pari. Evita di perdere le staffe. Ma gestisce la partita. La solita Roma: vecchie qualità, vecchi difetti. Pur con diverse attenuanti, dal turnover di Ranieri a un campo indecente per la serie A.
AL LIMITE — Il terreno di gioco del Bentegodi è in pessime condizioni soprattuto nella fascia centrale. Si gioca sulla sabbia. Ora, forse a termini di regolamento c'erano le condizioni per disputare la partita. Ma così è impossibile vedere una bella gara dal punto di vista tecnico. Il merito dei giocatori in campo è di aver offerto comunque uno spettacolo godibile sul piano dell'intensità.
CHAMPIONS O CAMPO? — Ranieri sceglie una squadra senza diversi pezzi da novanta. Pizarro è in panchina. Non è una novità. Ma l'esclusione contemporanea di Totti e Borriello sì. Gioca Simplicio dietro a Vucinic e al redivivo Adriano. Il tecnico giallorosso vuole evitare guai su un campo a rischio di guai muscolari. E soprattutto mercoledì c'è la trasferta in casa dei romeni del Cluj. Con un punto si va alla seconda fase di Champions. E perdere il capitano o il cannoniere della squadra non è il massimo. Pioli invece sceglie la squadra migliore, col francese Constant che ormai ha conquistato il posto di trequartista a spese di Bogliacino e Bentivoglio. Moscardelli è la spalla di Pellissier.
OBBLIGATE — Evidente da subito la miglior predisposizione del Chievo a giocare su una battigia travestita da campo. Si cerca subito la profondità per le punte, cercando di salire anche sull'eventuale respinta della difesa avversaria. Tema tattico banale. Ma inevitabile. La Roma, squadra tecnica e di buoni palleggiatori, fa più fatica ad adattarsi. Adriano e Simplicio ci provano da lontano.
SIMPLICIO LA FA SEMPLICE — Ma questa è una partita che si sblocca su un errore, su una palla inattiva o una situazione fortuita. E l'episodio premia la Roma al 25', con Simplicio che in area beffa Rigoni rubandogli palla da dietro e superando Sorrentino col tocco di destro. Gran gol di un giocatore che dopo i primi problematici mesi sta trovando il meritato spazio. E che non si ferma qui, finalizzando sul finire di tempo l'assist di Cassetti dopo una bella palla di Adriano. Prova incoraggiante quella dell'Imperatore nel primo tempo. Il Chievo batte un colpo con Fernandes nel recupero, ma è poca cosa.
- Granoche festeggia dopo il 2-2, Roma impietrita. Ansa
JULIO SERGIO LA COMPLICA — Difficile quindi recuperare un doppio svantaggio, anche se la Roma rientra in campo poco cattiva e un po' svagata. Julio Sergio poi esagera, regalando il gol dell'1-2 a Moscardelli, che non sperava certo di segnare con quel sinistro da fuori area. Il portiere giallorosso si fa rimbalzare la palla davanti e poi non riesce più a gestirla. Continua a spingere il Chievo. La Roma concede pochino, ma si accontenta troppo.
PUNITA — Così il Chievo, di gran lunga migliore nel secondo tempo, pareggia. Nasce tutto da un fallo laterale battuto da Taddei dentro al campo. Tutto perchè le righe non si vedono bene. Serie A o torneo parrocchiale? Il quarto uomo se ne accorge e inverte. Guarda caso sull'azione successiva Bogliacino, appena entrato, di testa mette Granoche davanti al portiere. Che non sbaglia e segna il primo gol stagionale. Tutto molto bello, ma una difesa fin lì molto attenta prende un gol abbastanza inconcepibile a questi livelli, con il Diablo che è troppo facilitato nel compito.
BRUTTO FINALE — I giallorossi si infuriano col quarto uomo. Ma la rimessa era irregolare. De Rossi entra male su Moscardelli. Rosso. E il Chievo potrebbe addiritura vincere, se Julio Sergio prima e Burdisso poi non salvassero sulle conclusioni di Granoche e Pellissier. Almeno un punto rimane. Ma quanti rimpanti...
Commento di un tifoso:è stata na partita brutta su un campo si sabbia
non cè niente da scrivere oggi
in terza categoria giocavano meglio in quel campo
I calciatori della Roma sono professionisti non sono abituati.
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