martedì 12 aprile 2011

Montali attacca Lotito: «Roma fortunata? E Lazio-Inter?»..!

«Vorremo avere anche noi un po' di fortuna in questa stagione. Reja fa bene a tirare in ballo la fortuna, anche perché fa parte del nostro mestiere, ma lo scorso anno ne abbiamo avuta poca con Livorno, Sampdoria e in Lazio-Inter...». Queste le parole di Giampaolo Montali a margine della serata organizzata per le premiazioni "Gentleman Olimpico per lo sport 2010". Il direttore generale della Roma ha così risposto all' allenatore della Lazio Edy Reja che, in occasione della vittoria in extremis dei giallorossi ad Udine, aveva parlato di successo «fortunato». Montali inoltre ha ricordato Lazio-Inter dello scorso anno, quando allo stadio Olimpico i supporter biancocelesti tifarono apertamente per i nerazzurri in modo da contrastare la Roma nella corsa allo scudetto. Quanto invece al 2-1 di sabato in Friuli, Montali ha parlato di «vittoria importante, che ci permette adesso di avere un ruolino di marcia più interessante. Abbiamo sei partite da qui al termine della stagione e teniamo anche ad arrivare in finale di Coppa Italia, che sarà giocata allo stadio Olimpico di Roma. Questa è ancora una stagione che ci può regalare grandi soddisfazioni».
«FRASI LOTITO SI COMMENTANO DA SOLE» - «Nel mondo del calcio c'è l'abitudine di lanciare il sasso e nascondere la mano. Bisogna invece prendersi le responsabilità per ciò che si dice e poi si devono accettare anche le eventuali repliche»: così Giampaolo Montali a margine della serata organizzata per le premiazioni "Gentleman Olimpico per lo sport 2010". «Le frasi di Lotito si commentano da sole - ha aggiunto Montali - le persone però sono ciò che fanno e quello che dicono. Non voglio entrare in questa polemica e scendere a questi livelli. Ci vuole molto più coraggio a non parlare piuttosto che fare la bagarre». Secondo il dirigente della Roma «in questa città bisogna fare un salto culturale. A noi - conclude Montali - in questo periodo interessa solo quello che succede sul rettangolo del gioco. Al mondo del calcio servirebbe maggiore ironia».
SUL CAMBIO DI PROPRIETÀ - In merito invece all'imminente cambio di proprietà, il direttore operativo giallorosso si è limitato a sottolineare che «da dentro abbiamo cercato di isolarci ma non è facile, altri club magari sarebbero spariti in una situazione simile e in una piazza del genere». L'ultima battuta Montali la riserva invece a Francesco Totti: «In questo periodo sta benissimo ma è sempre stato un grande e sta dimostrando che l'età non incide sulla qualità. La sua è la dimostrazione che più si lavora e più si allunga la carriera». Nel corso della cerimonia di premiazione è intervenuta anche Maria Sensi, vedova dell'ex presidente Franco e madre dell' attuale presidentessa Rosella. Anche lei si è soffermata sulle vicende societarie: «Non sto vivendo bene questo momento ma continuo a tifare Roma. Di certo non ci sarà più il nostro amore, ma spero che almeno i nuovi proprietari ci facciano vincere».
LA CONTRORISPOSTA DI LOTITO - «Ognuno ha il suo ruolo e il suo stile: io faccio il presidente della Lazio, Montali, invece, sarà il direttore generale della Roma, nominato dai nuovi soci, che sono quattro, sempre che arrivino». Così il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha replicato alle dichiarazioni del dirigente giallorosso Gian Paolo Montali, che ieri non aveva voluto rispondere alle polemiche sollevate dall'ambiente laziale dopo la vittoria della Roma a Udine, limitandosi ad una battuta: «Non è nel nostro stile fare polemica». Il patron biancoceleste ha voluto comunque ribadire la sua scelta di istituire una 'task force', nell'interesse del sistema e della Lazio, per verificare la regolarità del campionato. «L'unica cosa che mi sorprende sono le reazioni perplesse scaturite da questa mia proposta - ha aggiunto a margine del "Premio Gentleman Olimpico per lo sport 2010" -, che ho fatto affinchè ci sia maggiore credibilità nelle istituzioni». A indispettire Lotito è invece il ricordo del Lazio-Inter dello scorso anno, che secondo alcuni non avrebbe rispettato i criteri di correttezza di cui oggi il presidente biancoceleste si fa portavoce: «Queste cose - ha ammesso - andrebbero rinfacciate ai tifosi e non certo a me. Provate voi a giocare con 60 mila vostri tifosi che vi minacciano. Io posso rispondere solo del mio comportamento e di quello della mia squadra, non certo di quello che succede sugli spalti». Alla premiazione ha preso parte anche Libor Kozak, che ha preferito parlare solo del finale di stagione: «Siamo al quarto posto e tutto è nelle nostre mani. Non ci resta che giocare queste ultime sei finali»..!

0 commenti:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
Share |

Guadagna da casa tua

beruby.com - Guadagna acquistando online