Un momento difficile per il cileno, che da uomo indispensabile si è trovato a giocare finora pochissimo. Bruno Conti a Il Romanistaaveva detto chiaramente: «Ha un riacutizzarsi del vecchio problema al ginocchio e si sta curando in Cile da un medico di fiducia. Mi ha mandato un sms con la foto del ginocchio gonfio, ma è il testo del messaggio la cosa più bella: "Ritornerò alla grande, completamente guarito". Di questo ne sono convinto perché il Pek oltre che un grande uomo è anche un grande professionista. Lo aspettiamo». Sullo stesso tono le parole di ieri di Tempestilli: «Pizarro ha chiesto di fare delle valutazioni lì in Cile dove c’è una struttura molto valida.
Nessun caso. Sappiamo che i giocatori quando non giocano sono un pochino tristi. Tutti sono utili, nessuno indispensabile, l’Importante è che remiamo tutti nella stessa direzione. Abbiamo tre competizioni importanti da affrontare e, se tutti daranno il proprio contributo, potremo dire la nostra fino in fondo». E per farlo servirà il miglior Pizarro, quello che ha detto "ritornerò alla grande". Ma questo non toglie che il periodo complicato abbia alimentato voci di mercato attorno al suo nome. Lo Zenit di Luciano Spalletti farebbe carte false per averlo, ma è quanto meno improbabile che il Pek lasci al capitale, anche per non obbligare la famiglia e lasciare una città (tanto più a metà anno calcistico e scolastico) nella quale si sentono di casa.
Pizarro, dunque, tra qualche giorno tornerà. Prima di lui toccherà ad Adriano che a Trigoria stanno aspettando con ansia: «Che torni domani o dopodomani - ha spiegato Tempestilli - non cambia molto. Siamo in attesa. L’importante è che torni al più presto perché abbiamo bisogno di tutti». A maggior ragione dell’Imperatore che nell’ultima uscita a San Siro ha fatto vedere di essere sulla strada buone per tornare al top: «E’ un ragazzo straordinario, tutti sono legati a lui. E’ arrivato con dei buonissimi propositi, si è fatto male ed è stato utilizzato un po’ meno, ma già a Milano ha fatto vedere che sta ritrovando la condizione, ci auguriamo che possa tornare non dico come ci ha lasciato, ma in buone condizioni ed essere del gruppo. Poi sarà il mister a valutare le sue condizioni».
Tempestilli non si sbilancia sulle scelte tecniche e societarie, così come sulla questione
Mexes: «Sono domande che dovreste rivolgere a chi di dovere. Il Presidente, il Direttore e tutti
i dirigenti stanno lavorando per far rimanere il ragazzo più a lungo possibile. Ci penserà bene prima di andare via perché ama questa società.
Diamo tempo al tempo». Tante piccole cose da mettere a posto per partire a caccia di quei sette punti di distacco dalla vetta. «Speriamo in una grande annata - prosegue Tempestilli -. I presupposti ci sono tutti. Ora tocca a noi. Sarà il campo a parlare. Ma, se questi ragazzi daranno quello che hanno dentro, alla fine potremo toglierci delle soddisfazioni».
Magari potendo contare anche su qualche operazione ben mirata nel mercato di gennaio, cercando, nei limiti del possibile, di venire incontro alle richieste dell’allenatore: «Quello che ha chiesto Ranieri lo teniamo dentro Trigoria. Sicuramente se ci saranno le possibilità di fare qualcosa valuteremo. Però ripeto siamo consapevoli che abbiamo un gran gruppo, se ci sarà l’opportunità di migliorarlo ci sono persone predisposte per farlo. Noi lavoriamo tutti nella stessa direzione. Finché ci sarà questo presidente si farà sempre il massimo
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