Nicolas Burdisso: «Con la Roma voglio vincere tutto». Jeremy Menez: «Voglio lo scudetto». Aleandro Rosi: «Voglio il tricolore». Leandro Greco: «Speriamo in un 2011 migliore del 2010». Fuori dai cancelli del Fulvio Bernardini, la Roma esce allo scoperto. Poco dopo l’ultimo allenamento dell’anno, alla spicciolata qualche giocatore si è fermato a raccontare, anche solo con una battuta, i propositi per l’anno che verrà. E la parola ricorrente è stata una, una soltanto: scudetto.
E’ il sogno ricorrente dell’inizio dell’anno giallorosso. Lo spiega bene, per primo, Burdisso: il difensore argentino, arrivato a Trigoria 18 mesi fa, è uno che tra Boca e Inter qualche trofeo l’ha portato a casa: «Con la Roma – spiega – voglio vincere tutto quello che è possibile».
Dopo di lui è il turno di Jeremy Menez: a una grande continuità di prestazioni in campo, il francese sta alternando anche loquacità col mondo esterno. Sorridente, ha detto: «Cosa spero per il nuovo anno? Di vincere lo scudetto e, perché no, anche di conquistare la maglia della Nazionale». Se continua così, sarà difficile che Blanc non lo inserisca nel gruppo in pianta stabile, soprattutto alla luce del fatto che la stampa francese l’ha definito, in questi giorni, «una delle grandi speranze del 2011». Da due francesi a due romani. L’ultimo giorno dell’anno è stato utile anche per fare il punto con Leandro Greco e Aleandro Rosi. Uno è stato la scoperta della stagione. «E’ appena terminato un anno molto positivo – sono state le parole del centrocampista – e ovviamente spero in un 2011 migliore. Io – ha aggiunto – mi auguro di poter continuare a giocarmi qui a Roma le mie possibilità, ma la decisione spetta alla società».
Il Genoa di Preziosi vorrebbe prenderlo almeno fino a giugno, ma Ranieri non sembra tanto convinto di lasciar partire un giocatore che, finora, si è dimostrato utilissimo alla causa: «Sogno di restare dove sono cresciuto, ma ovviamente non dipende solo da me. Sono successe molte cose da settembre ad oggi, alcune anche in maniera piuttosto veloce, adesso aspettiamo».
Per Rosi, invece, il discorso è diverso. Arrivato con tante belle speranze dopo il prestito al Siena, è partito col la fiducia di Ranieri, salvo poi perdersi dopo il primo tempo negativo di Brescia. Il
Bologna di Malesani sarebbe pronto a tesserarlo: «Conosco il mister – ha detto il terzino – è un grande allenatore, ma io vorrei restare per vincere lo scudetto e dimostrare quanto valgo». Un altro che non vorrebbe andarsene è Cicinho, uno dei “rivali” di Rosi per la corsia destra: «Non so che succederà, se dipenderà da me non andrò via».
Uno che, invece, ha già lasciato Trigoria è Julio Baptista. Venerdì ha lasciato commosso il
Bernardini, salutando i tifosi con un «vi voglio bene» che ha suscitato anche un applauso. Meritato, perché è stato decisivo in due derby. E, Paolo Negro docet, certe cose Roma non le dimentica.
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