mercoledì 17 ottobre 2012

Nathan Redmond: se alla Roma servono le ali, lui puo' essere la risposta..!

Per vedere il proprio gioco espresso al meglio, Zdenek Zeman ha bisogno di giocatori giovani, motivati e dalla gran corsa. Nel 4-3-3 tanto caro al boemo, un ruolo fondamentale lo rivestono le ali, tipologia di attaccante che, nell'attuale organico giallorosso non abbonda di certo. Da qui la necessità di guardarsi attorno. Ecco allora spuntare l'idea Nathan Redmond. ESUBERANZA SOTTO I RIFLETTORI - Redmond non è certo uno sconosciuto. Nel corso della scorsa stagione, il talento del Birmingham ha messo in mostra tutte le proprie qualità, finendo nel mirino di tutte le big di Premier. Redmond fa del ritmo indiavolato e della grande velocità il proprio marchio di fabbrica. Destra o sinistra, non importa. Basta giocare largo e puntare l'uomo. Saltandolo con una finta spettacolare o sfruttando la gran corsa. Vedendolo giocare, non si può fare a meno di paragonarlo a due illustri ali del calcio inglese contemporaneo: Lennon e Young. Del primo ricorda la corsa, del secondo - che lo stesso Redmond definisce come proprio modello - possiede l'eclettismo. Se il repertorio tecnico non si discute, qualcosa va migliorato in quello tattico: spesso il classe '94 eccede nel possesso palla e nel cercare la giocata. Non facile quindi il dialogo con la squadra: a Redmond non piace essere confinato in precisi dettami tattici. E allora, non di rado, si trova a 'pestare i piedi' degli altri compagni. Ma dategli spazio davanti a sè e saprà farsi valere. L'esuberanza in campo, fa il paio con quella nello spogliatoio e nel gruppo, dove il giovane esternocerca sempre di essere protagonista. Adottando anche comportamenti sopra le righe. PRODOTTO DI BIRMINGHAM - Nato in una famiglia di fan dell'Aston Villa, Redmond viene scoperto dagli osservatori del Birmingham nel 2002. Da lì la carriera dell'ala è proseguita senza incertezze attraverso tutte le giovanili 'Blues'. Da subito talento, esplosività e sfrontatezza, rendono il classe '94 un protagonista in ogni categoria. Già nel 2008/09 è perno dell'Under 15 del Birmingham, ma non disdegna qualche comparsata nell'Under 18. Nel marzo 2010, poi, sfiora il record: convocato per la partita di Premier contro l'Everton da coach McLeish, sarebbe potuto diventare il più giovane esordiente del Birmingham. In realtà, metterà piede in campo, per la prima volta, solo ad agosto (in Carling Cup): a 16 anni e 137 giorni risulta comunque il secondo più giovane esordiente del Birmingham. Nella scorsa stagione arriva la consacrazione: 26 presenze e 5 gol in Championship. Redmond - tranne che in 6 occasioni - è sempre partito dalla panchina, come 'asso nella manica' in grado di stravolgere una partita, con la sua forza, la sua velocità e la sua imprevedibilità. ARMA SEGRETA - Proprio il ruolo di 'arma segreta', con cui spezzare in due le partite sembra essere, per il momento, la parte che Redmond può meglio recitare. Anche perché il ragazzo di Birmingham ha ancora molto da imparare. Soprattutto dal punto di vista tattico. E non è un caso che, nello zoppicante avvio di stagione dei suoi 'Blues', quest'anno abbia visto il campo con un minutaggio piuttosto ridotto. Zeman, però, è un maestro. Soprattutto nella gestione e nella formazione dei giovani talenti volenterosi. Se Redmond finisse sotto la guida del boemo, ne trarrebbe sicuro giovamento. E la Roma, per certo, si troverebbe in casa un campioncino..!

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