lunedì 6 febbraio 2012

Roma 'grande' con De Rossi ed Osvaldo..!


'Contro l'Inter siamo stati superiori dall'inizio alla fine. Però dobbiamo trovare continuità: non serve a niente fare una grande partita se non siamo capaci di ripeterci'. Luis Enrique è soddisfatto a metà: intravede nella sua squadra grandi potenzialità, ma la classifica è impietosa. Sesto posto a sette punti dall'Udinese, dal preliminare della prossima Champions League, l'obiettivo massimo stagionale. Seppur in pomeriggio perfetto con tanto di 4-0 ai nerazzurri di Ranieri, si è visto qualche pallone perso di troppo, come è accaduto contro il Bologna e Cagliari.
Senza la giusta dose di attenzione, il nuovo arresto è dietro l'angolo: 'La differenza tra una vittoria e la sconfitta per noi è piccolissima. Da due mesi ho visto la Roma cambiare totalmente. Ancora compiamo tanti errori ma abbiamo sempre la voglia di fare la nostra proposta che è rischiosa ma ci permette poi di fare belle figure come quella di oggi'. Luis Enrique suggerisce l'ipotesi 'problema mentale', e l'impiego di De Rossi al centro della difesa e delle manovre romaniste ha modificato completamente lo scacchiere: la squadra è sembrata disporsi in maniera più autorevole sul campo.
In avanti, ieri, ci ha pensato il rompiscatole Borini, ma nelle ultime partite l'ex Swansea pur andando a segno tre volte è stato artefice di molti errori sotto porta. Il ritorno di Osvaldo, a partire da lunedì prossimo contro il Siena, potrà rappresentare un ulteriore contributo ad eliminare certi black-out e forzare sul cinismo. Nella Roma rinata dopo le ceneri di Firenze c'erano sopratutto loro, De Rossi ed Osvaldo, autentici mattatori contro Juventus, Napoli e Bologna (al Dall'Ara). Giocatori che incarnano grinta, personalità, qualità e cinismo: tutte qualità indispensabili per essere grandi. Sempre e non a sprazzi..!

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