martedì 3 maggio 2011

Lazio, hai portato il cacio a Roma. E il Pepe?!

Oh no! La Lazio perde in casa contro la Juventus, 0-1 gol di Simone Pepe (vivaio giallorosso) all’87’, con un tiro di sinistro incrociato, deviato con il tacco da Scaloni sul palo più lontano. Ora la classifica parla chiaro: Roma e Udinese sono appaiate al quinto posto con 59 punti, mentre i cugini – poveri cugini – avanti di una sola lunghezza, terrorizzati. Il posticipo della 35esima giornata di serie A ricalca quanto successo anche alla Magica, sempre contro gli juventini: gara dominata dai padroni di casa, ma vinta dagli ospiti. L’incontro di sabato sera con il Milan, all’Olimpico, per Totti e compagni significa una stagione intera.

Ma andiamo alla cronaca di un bellissimo incontro, soprattutto per il risultato finale. I teorici del complotto scendono in campo con Muslera tra i pali, Lichsteiner a destra e Garrido a sinistra, Biava e Dias centrali; a fare scudo Ledema e Matuzalem con Hernanes, Zarate e Brocchi alle spalle di Sergio Floccari. Dall’altra parte, Del Neri manda dentro l’ex giallorosso Motta con Chiellini, Barzagli e Grosso a completare il reparto. In mezzo al campo Krasic e Pepe presidiano le fasce, con il “nostro” Aquilani e Melo in mezzo; davanti la coppia Matri-Del Piero.
Primo tempo di marca sicuramente laziale, come testimoniano sia i dati sul possesso palla sia i tiri verso la porta difesa da Gigi Buffon. Si comincia subito con un indemoniato Mauro Zarate, che dopo un minuto tenta il tiro ma il portierone bianconero respinge. Reja chiede a Floccari di giocare molto con gli esterni, e infatti sia Lichtsteiner che Garrido si danno da fare, supportati da un attivo Brocchi (che addirittura sfiora il gol in due occasioni, una al 26’ di testa è molto ghiotta), e da un Hernanes che gioca bene largo a destra. La Juventus sembra una provinciale, ma riesce a provocare un brivido gelido alla Curva Nord al 35’ con Matri, che conclude a botta sicura ma si vede parare il tiro da un istintivo Muslera. Tre minuti dopo Ledesma rimedia il primo giallo, che da diffidato gli farà saltare il match con l’Udinese.
Nella ripresa il canovaccio del match rimane invariato: la Lazio spinge sulle corsie laterali, la retroguardia bianconera soffre gli inserimenti di Brocchi che si dispera per un tiro in controbalzo che va poco sopra la traversa. Al 66’ Floccari ha così voglia di battere un rigore – per sbagliarlo, probabilmente – che ne chiede uno per un fallo molto dubbio di Chiellini. Tre minuti dopo Buffon si distende bene sulla destra e devia in angolo un bel tiro di Hernanes. Arriviamo all’81’ per spiegare l’episodio che fa cambiare l’inerzia della partita e consegna il bottino pieno alla Juventus: bianconeri in contropiede con Felipe Melo, Ledesma cerca di fermarlo stendendolo in scivolata e l’arbitro Mazzoleni non può esimersi dall’estrarre il secondo giallo ed espellere l’argentino. La Lazio si spaventa, a cominciare da Reja che leva Zarate e mette Bresciano. Del Neri invece ci crede, così a una manciata di minuti dalla fine Salihamidzic crossa da destra, arriva Pepe che col sinistro controlla e incrocia sul secondo palo, con la sfera che sporcata da Scaloni s’insacca dove Muslera, stavolta, non può arrivare. È la fine del match e dell’entusiasmo dell’Olimpico biancoceleste, che adesso trema. Tranquilli, arrivare a pari punti con la Roma e perdere la Champions non succede... ma se succede. Oh no..!

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